Nota di copertina

Innamorati che rivelano un oscuro lato infantile, coppie che non riescono a mettere su casa, laureati che vanno a cercare fortuna ai margini del deserto... I temi sono quelli della memoria o della perdita, in un ambiente rarefatto: benché si raccontino le vite, i problemi, le malattie e le ansie dell’oggi, i dialoghi, allontanandoci dai fatti, evocano le pause riflessive e le fantasticherie del dormiveglia, strappando brandelli di passato o mostrandoci improvvisi squarci onirici. Così un uomo continua a sognare anche nelle ore successive alla propria morte, a una donna il ricordo della sorella torna così forte che le pare di vivere sulla propria pelle lo stesso suicidio di lei, un’altra donna torna a giocare con le bambole e s’inventa un marito immaginario, un disoccupato s’improvvisa psicoanalista e, affascinato dalle fantasie del suo paziente, le fa proprie fino a confondere la sua identità con quella di lui.

Roberta Salardi, Regressioni, Effigie